L’Italia si conferma anche per il 2019 tra le eccellenze a livello europeo per la raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio e per la quantità di alluminio riciclato prodotto.
I consorzi Ricrea (Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli Imballaggi in Acciaio) e Cial (Consorzio Imballaggi Alluminio), con cui AIA porta avanti diverse attività in sinergia, hanno diffuso i dati relativi agli studi sul 2019 nei loro rispettivi appuntamenti annuali.
Per gli imballaggi in acciaio si registra un tasso di avvio al riciclo pari all’82,2% dell’immesso al consumo, superiore all’obiettivo dell’80% fissato per il 2030 dalla Direttiva Europea sull’Economia Circolare.
Nel 2019 sono state riciclate 399.006 tonnellate (+3,1% rispetto all’anno precedente) di barattoli e scatolette, bombolette spray, tappi corona e capsule, latte, fusti, fustini in acciaio.
I numeri mostrano un aumento del 4,7% di imballaggi raccolti rispetto al 2018, per un totale di 480.921 tonnellate. In forte crescita anche la quota pro-capite di imballaggi in acciaio raccolti in un anno, che segna un +18% rispetto al 2018 con una media di 3,79 kg per abitante.
Anche per gli imballaggi in alluminio i numeri sono molto positivi: riciclo al 70% dell’immesso sul mercato e crescita in tutti i territori.
Il risultato, vitale perun Paese la cui produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo, ha consentito di evitareemissioni serra pari a 381mila tonnellate di CO2e risparmiare energia per oltre 164mila tonnellate equivalenti di petrolio, ed è stato reso possibile grazie all’azione combinata di istituzioni, imprese, operatori, cittadini e comuni.
In particolare, sono oggi oltre 5.406 (+232 rispetto al 2018)i Comuni e circa 46 milioni i cittadini attivi nella raccolta differenziata dell’alluminiocon cui CIAL collabora, nell’ambito dell’Accordo Quadro Anci-Conai, su tutto il territorio nazionale.
Numeri che hanno consentito una crescita del 22,6% della raccolta differenziata gestita dal Consorzio nell’ultimo anno. Dato questo in linea con gli incrementi degli ultimi anni (lo scorso anno era cresciuta del 19%) a dimostrazione di una maggiore efficienza dei servizi di gestione e degli impianti di selezione e trattamento.